Quarantine Days – Lucrezia Zarattini
Per questa uscita di Quarantie Days facciamo quattro chiacchiere con Lucrezia Zarattini, che per sopravvivere al lockdown si è costruita un box in giardino, e tra le altre cose ci racconta anche dei Beach Games di Doha, primo evento in cui il team italiano ha partecipato attraverso il CONI e riservato agli atleti che ricoprivano una posizione di rilievo nel ranking globale.
Presentati ai nostri lettori per chi non ti conoscesse
Sono Lucrezia Zarattini , vengo da Brugherio (Monza e Brianza) e faccio skate da 6 anni.
Da quanto tempo sei nella nazionale? Come sei entrata nel team?
In questo periodo due anni fa entrai nella nazionale, grazie al progetto sulle ragazze in vista delle qualifiche olimpiche.
Com’è andata la Season 1 di qualifica olimpica? Qual è stato il tuo evento preferito?
Ci sono stati alti e bassi, nella prima gara di qualifica al Dew Tour di Long Beach ho avuto un attacco di panico appena dopo le mie run di gara, perché durante le practice non ero riuscita a skeitare, sentendomi impreparata, tutta quella tensione si è scaricata tutta di colpo appena finita la gara e mi si è bloccato il respiro per un attimo. Dopo quell’evento avevo preso paura, ma grazie ai miei genitori siamo riusciti a trovare una soluzione contattando un mental coach. Grazie a questo aiuto sono riuscita a superare la mia insicurezza di skeitare con le altre ragazze provenienti da tutto il mondo, da lì in poi ho iniziato ad andare sempre meglio. Il mio evento preferito probabilmente è stato quello in Cina, sinceramente non ero molto entusiasta di andare, perché la cultura e le usanze e sopratutto il cibo sono molto differenti, ma grazie a questo gli eventi in Cina li ricordo come i migliori, l’ultima volta che ci siamo stati era Luglio e il clima per skeitare non era dei migliori, era molto umido e con 35 gradi non era il massimo.
Tu hai partecipato anche ai World Beach Games, primo evento organizzato dal comitato olimpico. Com’è andata?
È stato un evento molto bello, sembrava già di essere alle Olimpiadi, avevamo le divise che andavano indossate anche per muoversi nell’albergo, alle 6 del mattino, per fare colazione, ero già con la polo dell’Italia team. Per quanto riguarda la gara, sono riuscita a chiudere in quinto posto ed ero al settimo cielo.
La season 2 e’ stata purtroppo sospesa per la pandemia di Covid. Qual’era l’evento che aspettavi di più?
Sicuramente il Dew Tour di Long Beach, perché dopo quello che è successo l’anno scorso ho voglia di prendermi la mia rivincita.
Skatepark piu’ bello, in cui hai skateato durante le ultime trasferte?
Mi viene da pensare al Vans di Huntington Beach, perché ha ogni tipo di struttura.
Stai viaggiando tanto per partecipare ai contest, che è un sogno comune ma anche un impegno notevole. Cosa ti piace e cosa ti pesa di più di tutti questi viaggi?
Viaggiare tanto è bellissimo, ma allo stesso tempo non facile , l’aspetto che mi pesa di più è il fuso orario e i lunghi viaggi in aereo, stare seduti per 15 ore in un sedile scomodo non è il massimo, soprattutto sei cerchi di dormire. La parte invece che mi piace di più, è scoprire nuove culture e nuovi posti e anche rivedere i miei amici in giro per il mondo.
Come stai affrontando il lockdown? Cosa ti manca di piu’ da quando è iniziato il distanziamento sociale?
Non mi annoio mai, dalle 8 alle 13.45 seguo le video-lezioni, quindi tutta la mattinata è occupata, subito dopo se i professori hanno assegnato dei compiti faccio quelli, per poi allenarmi un’oretta e mezza facendo esercizi e dopo di che è il momento di fare due trick in giardino. Più di tutto mi mancano i miei amici più stretti direi, girare park con loro, ridere, scherzare e divertirsi.
Quindi stai riuscendo a skateare?
A casa si, nulla che assomigli ad una transizione, ma mi accontento anche di un semplice muretto, d’altronde è pur sempre skate.
Dopo una prima skateata, la prima cosa che farai quando potremo di nuovo spostarci e fare attivita’ all’aperto?
Dopo una prima skeitata farò una seconda skeitata per poi montare una tenda al Pinbowl skatepark , skeitando giorno e notte per recuperare i mesi persi.
Il primo spot dove andrai a skateare?
Penso che ormai si sia capito che ho voglia di tornare al mio caro e amatissimo Pinbowl skatepark.
Ok è tutto, prima di salutarci devi decidere un trick che vuoi imparare appena finisce l’emergenza, e lo vogliamo vedere tra le stories del nostro insta il prima possibile!
Ne ho due, in street voglio chiudere treflip e in bowl backside smith grind.